Da sempre ci dicono di bere di più, almeno 2 litri di acqua al giorno. Sarà vero? Perché l’idratazione è importante e quanta acqua dovremmo realmente bere al giorno? La nutrizionista Stefania Martini ci spiega come valutare il quantitativo di acqua a noi necessario: basta una semplice formula!
Bere tanta acqua fa davvero bene? Considerando che l’acqua costituisce circa il 60% del peso corporeo di un uomo adulto si può affermare che rappresenti il principale componente del nostro organismo.
È responsabile dell’apporto e del trasporto dei sali minerali e dei nutrienti, promuove l’eliminazione di scorie metaboliche, favorisce lo sviluppo muscolare in soggetti che praticano attività fisica, funge da liquido termostatico e consente la maggior parte delle reazioni intra ed extracellulari del nostro organismo.
Per rispondere alla domanda “quanto bisogna durante la giornata?” dobbiamo considerare più fattori tra cui l’attività motoria, il peso e l’età dell’individuo.
Per determinare il fabbisogno giornaliero di acqua in un soggetto in condizioni normali è possibile seguire il seguente calcolo: 30 ml x kg di peso corporeo = ml al giorno.
Si tratta di valori indicativi che devono essere aumentati in condizioni di caldo e afa, a seguito di attività fisica o in condizioni di disturbi gastro-enterici quali diarrea e vomito.
Per comprendere se ci stiamo idratando a sufficienza osservare il colore delle urine può essere d’aiuto. Se è paglierino significa che abbiamo bevuto abbastanza, se è arancione è il caso di bere di più.
Inoltre il nostro corpo ci aiuta grazie allo stimolo della sete ma per bere non bisogna aspettare di avere sete in quanto lo stimolo della sete è già un campanello d’allarme che indica che il bilancio idrico è in perdita. Nel momento stesso in cui percepiamo di avere sete, attraverso per esempio la secchezza delle fauci, significa che è già in atto un processo di disidratazione dell’organismo.
Ad ogni modo, come per tutte le cose, occorre un certo equilibrio. Un consumo eccessivo di acqua, oltre i 4-5 litri al giorno, in assenza di attività fisica o particolari condizioni climatiche rallenta la digestione a causa della diluizione dei succhi gastrici e incrementa la pressione arteriosa.
L’acqua va bevuta lontano dai pasti? Bere la giusta quantità di acqua durante il pasto in termini di 600-700 ml, quindi uno o due bicchieri, migliora la consistenza degli alimenti ingeriti agevolando la digestione e il corretto transito intestinale.
La falsa fame. Talvolta il desiderio di mangiare qualcosa fuori pasto è semplicemente la richiesta del nostro corpo ad essere idratato, i sintomi della disidratazione sono infatti collegati a quelli della fame.
Quindi bere sì ma sempre ascoltando il proprio corpo e valutando le esigenze specifiche di ognuno di noi.
Nutrizionista Dr.ssa Stefania Martini
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